Le prime foto della famiglia regnate per la virtualizzazione indirizzati ad impieghi di calcolo intensivo e large symmetrical multiprocessing IBM eX5.
Il Blade HX5, la migliore soluzione per la virtualizzazione aziendale. L’architettura eX5, giunta alla quinta generazione della X-Architecture IBM, riduce drasticamente il tempo di latenza tra memoria e Cpu e, soprattutto, disaccoppia la Ram dal processore, rendendo la memoria scalabile in modo indipendente dalla Cpu.
La tecnologia nascosta dietro il chipset eX5 intende ridurre del 50% il numero di server necessari per ogni specifico carico di lavoro, del 97% i costi di storage e della metà quelli legati alle licenze.
Le prime esperienze con i sistemi eX5, sono ottime, la gestione remota da un’unica console grafica con IBM Systems Director aiuta l´amministratore IT a monitorizzare in pochi attimi tutta l´infrastruttura. Ottima anche l´espansione opzionale della memoria, che separa la capacità di memoria dai processori, consentendo il pieno utilizzo di applicazioni con vincoli di licenza e uso intensivo della memoria. Grazie a MAX5 una maggiore capacità di memoria, con un numero più alto di VM di dimensioni maggiori per serve.
Riepilogo hardware in foto:
1x BLADE HX5 E7540/2.00G 6C 18MB 2X4GB
1x IBM Intel Xeon E7540 2.00GHz 6C 105w 18M 6.4GT
16x 8GB (1x8GB, 2Rx4, 1.5V) PC3-10600 CL9 ECC DDR3 1333MHz VLP RDIMM
2x IBM 50GB SATA 4.6cm 1.8in NHS SSD
1x SSD EXPANSION CARD F/BLADECENTER HX5
1x QLogic Ethernet and 8Gb FC Expansion Card CFFh
1x QLogic 8Gb FC Exp Card (CIOv) for IBM BladeCenter
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I sistemi eX5 sono tre:
BladeCenter HX5, sistema ad alta densità two-socket (quindi 4, 6 o 8 ‘core’);
System x3850 X5, potente macchina da 4 RU con quattro socket, indirizzata ad impieghi di calcolo intensivo e large symmetrical multiprocessing;
System x3690 X5. Quest’ultimo è un server rack sottile (2 RU) che Ibm presenta come il più potente two-socket sul mercato;