La ricerca continua e il desiderio di tutte le aziende: ” Raggiungere il massimo con il minimo impegno”.
Ma il Cloud é in arrivo e la rivoluzione non aspetta. I manager di piccoli e grandi centri di calcolo, sono alla ricerca continua di possibili soluzioni per la riduzione del consumo energetico ma allo stesso tempo ottimizzare e migliorare le performance. Ottimo trend per l’ambiente e la a garanzia di una adeguata rendibilità sul lungo e medio periodo. Quasi una ricerca a tempo pieno, spesso con l’aiuto del Facility Manager una figura essenziale per il risparmio totale dei consumi.
Le nuove tecnologie nei centri di calcolo, come il “Cloud”, rappresentano le nuove frontiere per l’organizzazione interna e strutturale. Bisogna pensare in modo diverso sulla fornitura di energia e climatizzazione. L’attuale concetto di fornitura energetica e climatica non sono piú applicabili per modelli come il Private Cloud, le nuove dinamiche dei sistemi viratali, l altissima affidabilità che i sistemi devono supportare, impone un nuovo modo di pensare e concepire un centro di calcolo.
È risaputo che la climatizzazione rappresenta il 45% dei consumi totali. Sicuramente la migliore soluzione é rappresentata dal perfetto bilancio tra organizzazione, monitoraggio e managment, tutti aspetti fondamentali per raggiungere gli obiettivi di efficienza, non solo energetica.
I cali o i diversi problemi climatici non sempre é colpa del facilty manager, sicuramente il 50% dei problemi deriva da una sbagliata collocazione dell’IT in rapporto con una sbagliata collocazione del raffreddamento, gli obbiettivi per i manager sono chiari:
-Migliorare gli errori di tolleranza
-Ottimizzazione della capacità climatica
-Individuazione e soluzione degli HotSpot
L’altissima densita di potenza nei moderni centri di calcolo, puó portare a non voluti effetti negativi e il conseguente aumento dei costi. Diventa quindi fondamentali individuare subito i punti critici che potrebbero compromettere l’intero sistema.